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Luigi Magli, nato a Rende nel 1953, vive e lavora a Cosenza. Si forma negli anni '70 interessandosi a esperienze pittoriche in cui prevale la componente gestuale e informale. Tra la fine degli anni settanta e l'inizio degli anni ottanta, sviluppa una ricerca indirizzata a un "personale espressionismo" (E. Crispolti), che "è anche rivisitazione delle radici dell'arte moderna" (F. Menna). La sua indagine, spesso inquieta, è rivolta verso una spazialità frantumata. Attualmente è docente di Pittura all'Accademia di Belle Arti di Catanzaro. |
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Luigi Magli, born in Rende in 1953, lives and works in Cosenza. It is formad in the 70s attracted by a gestural and informal painting. Between the late seventies and early eighties, he has developed a research addressed to a "personal expressionism" (E. Crispolti), which "is also a revisiting of the roots of modern art" (F. Menna). His investigation, often restless, faces a shattered spatiality. He is currently teaching Painting at the Art Academy of Catanzaro. |
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Senza titolo, 2013 - tecnica mista su carta e cartoncino, cm 31 x 67 |
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Senza titolo, 2013 - tecinica mista su cartoncino, cm 42,7 x 31 |
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Senza titolo, 2011 - tecinica mista su cartoncino, cm 49 x 81,5 |
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Senza titolo, 2013 - tecnica mista su cartoncino, cm 29,7 x 42 |
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Senza titolo, 2013 - tecnica mista su carta e cartoncino, cm 42,5 x 53 |
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Senza titolo, 2013 - tecnica mista su cartoncino, cm 35,5 x 16 |
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Senza titolo, 2013 - tecnica mista su cartoncino, cm 32,5 x 19 |
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Senza titolo, 2013 - tecnica mista su cartoncino, cm 29,4 x 38,4 |
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Senza titolo, 2013 - inchiostro su cartoncino, cm 16,5 x 13 |
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Senza titolo, 2013 - inchiostro su cartoncino, cm 28,5 x 74 |
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Senza titolo, 2013 - inchiostro su cartoncino, cm 30,5 x 18 |
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Senza titolo, 2013 - inchiostro su cartoncino, cm 21 x 18,4 |
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Senza titolo, 2005 - tecnica mista su cartoncino, cm 60x 39,8 |
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Senza titolo, 2006 - inchiostro e piuma di uccello su cartoncino, cm 25,6 x 16 |
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Senza titolo, 2005 - tecnica mista su cartoncino, cm 45 x 24 |
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Senza titolo, 2013 - tecnica mista su cartoncino, cm 18 x 12 |
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Senza titolo, 2013 - inchiostro su cartoncino, cm 16,8 x 52,7 |
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IL PRESENTE È PASSATO
di Tonino Sicoli*
Per Luigi Magli, al contrario di Dorian Grey, il famoso personaggio di Oscar Wilde che vedeva invecchiare al posto suo il proprio ritratto, il tempo della pittura viene rovesciato. L'opera attuale decade - o si evolve - verso il passato. Ovvero il presente è passato, in quanto contiene l'ieri e si fa carico di tutto il peso di un processo di maturazione.
"Ci si mette molto tempo per diventare giovani" diceva con un azzeccato aforisma Pablo Picasso, volendo cogliere il carattere illusorio della percezione del tempo e della forza vitale di una consapevolezza che progredisce, dando all'esperienza un ruolo riassuntivo dell'esistenza. Ma questo non vuol dire genericamente saper riuscire a rinnovarsi, cogliendo gli umori e i modi di un'epoca, ma di saper vivere e gestire il "proprio" personalissimo tempo interiore. Non si tratta, tuttavia, di vivere un tempo metafisico, un nontempo, un battito d'assoluto; quello di Magli è, piuttosto, un tempo, che ricerca una sua fisicità, una sua manifestazione materiale, un tempo fenomenologico, impregnato di vissuto, fatto di frammenti di realtà non come metafora di realismo ma prelevati come ready made e rielaborati nelle loro valenze espressive, nella loro funzionalità in quanto artificio tecnico, inglobati nella materia più che esibiti come trofei. (…)
L'opera è come se contenesse tutto ciò che è accaduto, essa racchiude una "storia" immanente, fatta di dislocazioni di un tempo multiplo, che si avvita su se stesso, dove è possibile cogliere non un processo evolutivo lineare basato su fasi storiche precedenti bensì un vortice spazio-temporale, una sorta di black ho/e del linguaggio e della vita, che dal linguaggio stesso "è parlata" con le sue oscurità. (…)
*Estratto da
Luigi Magli, MAON - Museo d'Arte dell'Otto e Novecento, Kompass Editore, 2014 |
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THE PRESENT IS PAST
by Tonino Sicoli* - translated by Deborah Filardi
For Luigi Magli, unlike Dorian Grey, the famous Oscar Wilde character who saw aging instead of him his own portrait, time of painting is reversed. The current work declines - or evolves - towards the past. Namely the present is past, because it contains the yesterday and shall bear the full weight of a maturation process.
"There is a long time to become young" said with a well-aimed aphorism Pablo Picasso, wanting to get the illusory nature of the perception of time and of life-force of an awareness that progresses, giving at experience a summarizing role of existence.
But this fact doesn't mean generically to be able to renew himself, capturing moods and ways of an era, but knowing how to live and manage "his own" very personal inner time.
This is not, however, of living a metaphysic time, a non-time, a beat of absolute; Magli's time is, rather, looking for its physicality, for its material manifestation, a phenomenological time, permeated of living, made of reality's fragments not as a metaphor for realism but taken as ready made and reworked in their expressive meanings, in their functionality as technical artifice, incorporated in matter more than showed as trophies. (…)
It is as if the work contained everything happened, it encloses a immanent "story", made by dislocati on of a multiple time, which is screwed on itself, where is possible getting nota linear evolutive process based on previous historical phases but a space-time vortex, a sort of black ho/e of language and life that "is spoken" by the language itself with its darkness. (…)
*Extracted from
Luigi Magli, MAON - Museo d'Arte dell'Otto e Novecento, Kompass Editore, 2014 |
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