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L'esposizione dedicata alle opere di Fabio Butera, scultore e scenografo, spalanca le porte di un mondo meraviglioso, che trova le sue radici nell'arte visuale e la supera, generando e penetrando l'azione: Maschera Teatro Scultura.
Legno, cuoio e pittura; capacità visionaria e narrativa unita alla maestria artigianale, sono gli elementi di una scena che racconta di storie e di trame intessute di mito, leggenda e cronaca. Storie in cui mondi, tempi e luoghi distanti tra loro diventano - essi stessi - attori della medesima pièce.
La mostra presenta quella parte della produzione artistica di Fabio Butera legata alle maschere e al teatro, e ripercorre alcune tra le più significative storie che l'artista ha contribuito a raccontare nel corso delle sue collaborazioni con diverse compagnie teatrali tra le più importanti del panorama mondiale contemporaneo - un esempio per tutti l'Odin Teatret di Eugenio Barba - che lo hanno spinto ad esplorare l'universo maschera e l'universo teatro nelle sue varie forme, generi e culture, rendendolo un fine conoscitore ma, soprattutto, un grande e originale interprete, capace di districarsi con reinvenzione nelle più svariate dimensioni: dalla Commedia dell'arte fino alla più lontana tradizione giapponese del teatro Nō.
Uno spazio scenico suggestivo accoglie il visitatore, lo sottrae alla farsa quotidiana e lo immette in un intervallo di evocazione e rivendicazione d'autentica vita: il teatro. Un'operazione tutta affidata alla scultura di Fabio Butera ed espressa dalle sue stesse parole: "non importa chi lo abbia detto prima di me, ora, che ho capito il perché, posso affermare che la forma d'arte più simile al teatro è certamente la scultura, e quindi la forma d'arte più simile alla scultura è il teatro".
Un'esperienza estetica arricchita – in occasione dell'inaugurazione - dall'intervento del cantastorie attore di teatro Nino Racco - già amico e collaboratore dell'artista – che si esibirà in una libera performance. |
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