PRAMANTHAARTE  
 
 
2012     EGLĖ KARPAVIČIŪTĖ / IMAGOSCOPIA (HYPERVISIONS)  
 
 
 
 
 
 

Con Imagoscopia (Hypervisions) di Egle Karpaviciute, Pramantha Arte continua il suo viaggio nella pittura e nelle espressioni artistiche contemporanee, sconfinando ancora una volta le frontiere nazionali e rimanifestando con forza la questione guida che indirizza lo sguardo della sua ricerca: il senso, il potere e le forme dell'immagine nella cultura e nella vita odierne, in relazione al suo prodursi ed evolversi nelle arti visuali.

Il progetto curatoriale IMAGOCRAZIA. Effetti Collaterali - avviato nel 2010 - ha visto susseguirsi in Pramantha artisti italiani e stranieri, tra pittura, scultura, fotografia, performance e video-arte e trova nel raffinato, intenso e acuto lavoro di Egle Karpaviciute un momento di perfetta sintesi ed estrema pulizia concettuale.

La mostra ospita 21 dipinti in cui è possibile riscontrare il percorso e la sensibilità dell'artista, in un crescendo evolutivo che ne svela il carattere filosofico e che la porta via via ad affinare la sua pratica pittorica come pratica di interrogazione sulla realtà umana, sulla percezione del mondo, sul senso stesso pittura, sugli effetti di un'iperrealtà che - avanzando in un processo di costante "simulazione" - finisce col confondere realtà e finzione, fino al punto di perderne la percezione del confine. Ed è su questa linea di confine che prendono forma i dipinti di Egle: un combinato di iperrealismo e astrazione, dove l'oggetto rappresentato - costruito secondo canoni di rappresentazione mimetica - finisce per sfibrarsi e dissolversi sotto i colpi devianti delle sue pennellate, tra le trame divergenti delle sue tessiture. Un modo per affermare l'importanza del processo creativo e ribadire la forza pensante e creativa della pittura, che attraverso l'immagine, riesce sempre ad eccedere se stessa, a farsi costantemente domanda. IMAGOSCOPIA (Iper-visioni) è l'affermazione dell'inesauribile potere pensante della pittura, di cui Egle Karpaviciute ci da testimonianza in beffa a qualsiasi mito sulla sua morte.

Testo di Maria Rosaria Gallo

https://www.youtube.com/watch?v=dCyK63xT5c0

 
 
 
 
 
 
     
 
     
 
     
 
     
 
 
 
         
   
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