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Il Liceo Scientifico Max Planck - in collaborazione con Pramantha Arte e il Comune di Villorba - è lieto di annunciare l'inaugurazione della mostra personale dell'artista Ludmila Kazinkina dal titolo Nei tratti di Psiche. Spirito nudo Spirito Animale, a cura di Maria Rosaria Gallo con il coinvolgimento degli studenti del triennio del Liceo. L'inaugurazione avrà luogo il prossimo 4 Aprile 2019 alle ore 18.00, presso la Barchessa di Villa Giovannina di Villorba (TV) e sarà aperta al pubblico fino al prossimo 11 Aprile, con orario di apertura 10.00/12.00, 16.00/20.00. Ad arricchire l'atmosfera della mostra sarà la musica degli Anastatica, con la colonna sonora Nebbia su tela, composta da Simone Bortolotto, ispirata alle opere dell'artista.
La mostra rientra nell'ambito del progetto formativo per la realizzazione di percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento (ex alternanza scuola lavoro) chiamato Il Contemporaneo a Villorba con il Liceo Max Planck, promosso da Pramantha Arte e patrocinato, in questa occasione, dal Comune di Villorba. "La proposta - dichiara il Dirigente scolastico Emanuela Pol - è stata accolta con entusiasmo dalla scuola perché rappresenta la realizzazione di un compito autentico per gli studenti; un compito in cui vedono applicate le conoscenze del loro percorso intellettuale e si scoprono soggetti di cittadinanza attiva; proprio secondo le esigenze di quella didattica per competenze che la scuola è chiamata a praticare. Il progetto costituisce, inoltre, un'opportunità di collaborazione culturale reale tra istituzioni e agenzie educative con una concreta ricaduta sul territorio, valorizzando le risorse giovanili e offrendo un'occasione di crescita e di riflessione".
"Nei tratti di Psiche. Spirito nudo Spirito Animale è la mostra che presenta al pubblico l'evoluzione pittorica dell'artista russa Ludmila Kazinkina, attraverso un percorso che dal 2010 arriva fino alle più recenti produzioni e testimonia una poetica visuale tra le più originali e significative del panorama artistico contemporaneo.
Tele e carte si fanno scenario di una delicata e possente narrazione estetica da cui emergono le memorie, il vissuto, l'immaginario, la sensibilità e le domande di un'osservatrice senziente. Un'artista che nella facoltà del sentire trova il punto di contatto tra pensiero, arte e vita; e nella capacità di esprimere trova il modo di interrogare la realtà realizzando una sorta di esistenzialismo figurato. Una pittura figurativa non etichettabile, in cui convergono elementi di realismo magico e simbolismo, fino a raggiungere soluzioni quasi informali. Un mondo onirico e fiabesco che - ricordando le atmosfere della grande animazione russa - schiude lo scrigno dell'interiorità e ci porta diretti nei tratti di psiche.
Si parte da una pittura densa, piatta, monotona e cupa e si giunge ad atmosfere nebbiose, dinamiche, rarefatte quasi evanescenti. Si passa da sfondi di interni distorti, lievemente accennati e opprimenti, a paesaggi umidi, aperti, velati e leggeri. Una fragile figura femminile sembra subire una metamorfosi nel tempo creativo dell'artista: macrocefala e inespressiva, dal corpo esausto e senza tono, ridotto a piedistallo di una testa gonfia, rivolge lo sguardo verso lo spettatore e pare lanciare una domanda politica; rientrata nelle proporzioni e nella grazia, calata in fantasmagorici paesaggi naturali, eterea, lontana dall'illusione della realtà e viva nella sofferenza della solitudine, pone la questione del senso.
Nell'alienante contrasto tra dimensione soggettiva, intersoggettiva e tensione universale, si consuma un illuminante paradosso. Il fondo più astratto dell'interiorità si popola di figure animali, di luoghi originari, di oggetti-amuleto. Lo spirito denuda il suo volto e si scopre natura; si scopre zoé: forza vertiginosa e ancestrale. Spirito nudo, spirito animale.
L'arte di Ludmila Kazinkina si tinge di filosofia. Non individua soluzioni e rivela il perenne contrasto tra estetica ed etica, tra essere e dover essere, cogliendo quello spirito tragico tanto invocato da Friedrich Nietzsche; quello spirito tragico che appartiene agli spiriti liberi. Quegli spiriti che non temono la solitudine e nell'accettazione del dolore e della morte esaltano la vita, rifiutando - come scrive il filosofo tedesco in Al di là del bene e del male - quell'antico sciocco pregiudizio ed equivoco che troppo a lungo, come una nebbia, ha reso «opaca» la nozione di «spirito libero»".
E proprio Nebbia su tela è il titolo della colonna sonora che - nell'interpretazione degli Anastatica e nella composizione di Simone Bortolotto - traduce in sonorità le forti e intime suggestioni dell'arte di Ludmila Kazinkina.
(Testo di Maria Rosaria Gallo) |
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